L’utopia di Steven Fleming: “Il compito di noi architetti è rendere il mondo un posto migliore”.
A duecento anni dall’invenzione della bicicletta, Steven Fleming ha progettato una città totalmente nuova, Velotopia, in cui vige una sola regola: “A niente è permesso ostacolare la ciclabilità”. La città ideale per le biciclette è perfettamente circolare dal diametro massimo di 15 chilometri proprio per ottimizzare gli spostamenti sulle due ruote e perché a tutti piace vivere vicino al centro.
In questo sogno ciclistico, non solo le case, ma i anche negozi hanno comode rampe per favorire l’ingresso delle biciclette e agevolare al massimo i clienti su due ruote. Il ritorno a casa è sicuro e tranquillo perché per strada non ci sono automobili.
Ci sono solo quattro modalità (legali) per spostarsi: a piedi, in bici, a bordo di un risciò o con un bus a guida automatica la cui velocità è ridotta a soli 15 chilometri all’ora. Non ci sono corsie preferenziali, né aree a traffico limitato. E non ci sono nemmeno semafori perché non c’è nessun rischio di collisioni ad alta velocità: per gestire i flussi di traffico agli incroci sono sufficienti piccole rotonde leggermente sopraelevate. Ovviamente non ci sono tangenziale né grandi parcheggi per auto.